Quando scrivi, quando pensi, quando vivi (2)
Provo a strappare un timido sorriso alla Luna e i ricordi affiorano. Ricordi di quando arrivavo a chiedere alla Luna di uscire.
Ma adesso c’è uno sguardo
che ha bisogno di me
come ne ho bisogno io.
Riesco a capire questo sguardo
ne sono attratto.
E’ lo sguardo di un angelo
che è un diavolo
vuole leccarsi le ferite col mio sangue.
Ma se lo comprendo
è perché mi sento come lui.
E’ lo sguardo di una donna che si sente priva di qualcosa
una donna a cui è stata rubata l’innocenza di vivere.
Diventi sterile, spento. I tuoi stessi sogni vengono ridotti ai minimi termini, non tanto per volontà della tua compagna, ma per l’empatia che provi nei suoi confronti. Capisci attraverso di lei che la parola vivere a volte è troppo grossa.
Piano piano scopri che quella persona lotta tutti i giorni per sopravvivere perché rassegnata al non vivere.