Testo e musica di Francesco Renna
Stanotte ho camminato più piano
Per poterti pensare un po’ più a lungo.
Ho toccato il muschio soffice
Osservando le foglie umide
Ho assaggiato il freddo e la notte, Chiara
Mentre i pini giocavano con le stelle.
Potevo morire di gioia
Sei rimasta attaccata alla mia pelle
E non mi fido di te, sarei un folle.
E non mi fido di me, sarei uno stupido
Se il mistero che ho visto è più limpido e intenso del freddo che insiste
Di ritorno a casa ho aperto un cassetto
Il tuo orecchino azzurro l’ho attaccato al petto
L’ho guardato un momento, s’è fermato il tempo
A quella volta in auto al riparo dal vento
Le luci sfumate, le parole aggrappate
Ad ombre e pensieri, per capire cos’eri
Istanti abbaglianti, strani, puri e distanti
Mi manchi adesso, sarà sempre lo stesso
Se il mistero che ho visto è più limpido e intenso del freddo che insiste.
Sei il mistero che ho visto più limpido e intenso ma il freddo insiste